AFFRESCHI DA SAN MARTINO

Bottega Metaurense e Maestro di S. Arduino, sec. XV-inizio XVI

affresco staccato

provenienza: chiesa di San Martino in Valpetrosa

Gli affreschi addossati ai lati della navata provengono dalla chiesa rurale di San Martino in Valpetrosa, da cui sono stati strappati prima della rovina totale dell’edificio.

Sulla parete destra sono sistemati i dipinti che si trovavano dietro l’altare maggiore dell’edificio originario. La grande Crocifissione è opera di un maestro mercatellese di fine ‘400. In un paesaggio aperto dominano la croce e la figura di Cristo attorniato da angeli, alcuni dei quali raccolgono in calici il sangue che esce dal costato e dalla mano. In basso, un’iscrizione esplicita il committente, Francesco di Massa Trabaria.

Sulla parete di fronte gli altri dipinti murali provenienti dalla stessa chiesa e che erano sul suo lato sinistro. Questi raffigurano San Floriano, San Martino che dona il mantello al povero, la Madonna in trono con Bambino e Sant’Antonio Abate.

Ad eccezione di quest’ultimo, di scuola locale del primo ‘400, gli altri sono attribuiti al Maestro di Sant’Arduino, attivo nella seconda metà del ‘400, e costituiscono rare testimonianze del gotico cortese nella vallata.

La figura slanciata della Vergine, dai lineamenti aggraziati, è regalmente assisa in trono avvolta in un manto bianco caratterizzato dagli stessi elementi decorativi presenti sul drappo di fondo della scena di S. Martino, un giovinetto che, nell’atto di donare il mantello, mantiene il suo nobile portamento di cavaliere.

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